Maurizio Fioretti musicopittore

Domenica 25 febbraio 2024, concerto in sala teatro ore 18

Performance musicopittorica di
MAURIZIO FIORETTI

il SUONO della LINEA, la FORMA ed il COLORE della MUSICA:
un movimento creativo continuo di passare dalla realizzazione di musica dal vivo alla realizzazione di immagini su tela, e viceversa....una metamorfosi continua, davanti ad un pubblico, da musicista a pittore, e da pittore a musicista .

ore 18 concerto in sala teatro, Ingresso Euro 15,00
a seguire su richiesta aperitivo con buffet&drink e concerto Euro 10,00

E' gradita la prenotazione (in particolare per l'aperitivo con buffet per motivi organizzativi) 

Per informazioni e prenotazione tel.: 3338568464 (calls, sms, whatsapp
oppure tel. 066879419 (calls, whatsapp),
o con email_ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Teatro Arciliuto - P.zza Montevecchio, 5 (Roma)

Il progetto parte da una idea originale di Maurizio Fioretti (in arte MAU musico-pittore), di passare dalla creazione di musica realizzata sul momento con delle sovraincisioni e poi lasciata amplificata in loop, alla creazione di una immagine pittorica realizzata sulla scia e le suggestioni della musica appena creata, diventata nel frattempo ambiente sonoro, e poi viceversa...
Un movimento creativo continuo tra la musica e le immagini,
le immagini e la musica...

Performance già realizzata:
- alla Casa della Cultura del Comune di Roma – Villa De Santis ;
- alla Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia, per due anni di seguito sempre per l’AGIMUS;
- a Parigi presso il Troisieme cafe’ nel Marais, 
- al ”Moggio” del Quadraro – Roma,
- alla Brick lane Gallery di Londra’, 
- piu’ volte al Metro Core del Pigneto,
-  nella Libreria Todomodo di Roma,
- diverse repliche al Festival Brin della Garbatella,
- piu’ volte a Parigi a La Collective Parisienne 70 rue François Miron,
- nella Biblioteca Villino Corsini di Villa Pamphilj di Roma,
- al Museo nazionale degli Strumenti musicali per la rassegna “EFFETTO NOTTE 2022 Suoni al Tramonto” a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia, del Museo Nazionale degli Stumenti Musicali e A.Gi.Mus,
- per la festa del 25 aprile al Parco Sangalli di Roma, 
- per il Festival della Memoria e della Resistenza del Quadraro di Roma,
-  al Golf Club Parco di Roma per un evento del Lions Club Pantheon,
-  a Barcellona nello storico e internazionale locale di Manu Chau: il Mariatchi, 
-nella Galleria Arca di Noesis Colosseo di Roma,
- per il Festival dei Municipi di Roma, il TEVEREDAY, sulla banchina del fiume proprio davanti l'isola Tiberina, dove e' nata la citta' eterna; 
-al Teatro Cantiere di Trastevere;
- all'Impact Hub Roma di via Palermo per la Mostra Internazionale d'Arte ''Incontri'', a cura di Sylvia Irrazábal;
- presso la MV AGUSTA- Roma.
- per il festival " terrazze e cortili aperti a Torpignattara" Roma 

''Attraverso il gesto pittorico, mi interessa ricercare la bellezza, realizzare la verità e l’autenticità dell’essere profondamente umani, fino alle forme non coscienti che si esprimono con la vitalità dei colori e l’emergenza delle linee.
Il mio muovermi sulla tela si fonde al ritmo, composizione, strati armonici, silenzi (pause), improvvisazione, che mi appartengono e che caratterizzano la mia identità di musicista.
Dipingere, cercare appassionatamente una fusione tra mondo fisico e psichico, tra movimento del corpo e immagini interne profonde…''
Mau

‘’un musicista, un pittore, un poeta di immagini? Sono tre dimensioni che convivono nei suoi quadri in cui il colore campisce lo spazio definendo superfici diverse per intensità e spessore..’’ ha scritto di me Cecilia Spetia (storica e critica d’arte).

''...Mettendo così in scena, in maniera del tutto innovativa, il rapporto vivo e forte che nella sua pratica artistica lega l’immagine al suono e viceversa. Alla luce di queste riflessioni e davanti ai lavori di Maurizio Fioretti mi viene in mente quanto scrisse Kandinsky nel 1912, in “Lo spirituale nell’arte”, relativamente a “un’affinità tra le arti e in particolare tra musica e pittura”. Secondo il pittore russo, infatti, fu proprio tale affinità a liberare la pittura dall’obbligo di rappresentare la realtà collocandola “all’inizio di un percorso che porterà la pittura con le sue sole forze a diventare un’arte astratta e realizzare finalmente una composizione puramente pittorica'' Ludovica Palmieri (storica e critica d'arte)

....Ricordo il sole, l’ossigeno di Villa Torlonia, il profumo dell’aria, la tanta gente intorno e il sorriso di una ragazza seduta accanto a me. Poi l’artista, Maurizio Fioretti, armato di chitarra e pennello con la tela alle spalle e il pubblico sul viso. Ho visto musica e pittura mescolarsi insieme, suono e colore chiamarsi, rincorrere e nutrirsi attraverso vibrazioni tangibili. Come in un ballo o in un incontro d’amore, il pubblico passa alle spalle e la tela si mette di fronte. Il colore dipinge uomo e donna, ricerca eterna che non morira’ mai. Tocca di nuovo alla musica che non è la stessa di prima. Nemmeno il pubblico, ritornato frontale, e’ lo stesso di prima. Anche l’artista è cambiato, per questo tra poco lascera’ la chitarra per accarezzare la tela con colori diversi. E la tela piano piano non si chiama piu’ tela, si chiama opera. La gente batte le mani, la ragazza vicino a me sorride, è bellissima. L’artista ringrazia, tutto e’ stato bellissimo.Emanuele Santi (scrittore)

Maurizio Fioretti nasce in Umbria, nel cuore verde d’Italia, nel suo centro. Molto presto, all’eta’ di 10 anni, sono stato attratto irresistibilmente dalla Musica e dalla Pittura, che cominciai a studiare, a praticare e a sperimentare per tutti gli anni a seguire.
Da settembre 2009 vivo e svolgo il mio lavoro artistico prevalentemente a Roma.
Ho realizzato e realizzo mostre e concerti musicopittorici oltre che a Roma anche a Parigi, Londra e Barcellona.

Per quanto riguarda la mia formazione di pittore artista, e’ stata non accademica, con studio e sperimentazione continua, seguendo la mia passione in modo libero e con il rapporto diretto con vari artisti incontrati nel percorso personale. Partendo dall’amore da bambino per gli impressionisti, Van Gogh e i grandi del Rinascimento, per poi sviluppare in seguito l’interesse per l’espressionismo e l’espressionismo astratto, per Picasso, Matisse, la scuola romana degli anni sessanta, fino ad alcuni contemporanei.
Inoltre negli anni, con l’avanzamento dello studio della musica e degli artisti pittori legati alla musica, come Kandisky, Klimt, Leonardo Da Vinci etc., ho voluto sviluppare le intuizioni e le teorizzazioni di questi, inventando un progetto completamente originale che mette insieme la realizzazione di musica e pittura al contempo, grazie anche alla tecnologia (loop station etc.) : quindi nello spazio-tempo di una performance la creazione di musica e pittura ad opera di un unico autore: il musicopittore.

Negli anni della mia lunga formazione musicale, seguendo gli studi di chitarra classica in Coservatorio, acustica ed elettrica, divento musicista professionista, compositore ed autore, insegnante di chitarra classica e moderna.
Nella mia formazione culturale ci sono inoltre gli studi di Sociologia e Pedagogia all’Universita’ ”La Sapienza”di Roma.

Attraverso il gesto pittorico, mi interessa ricercare la bellezza, realizzare la verità e l’autenticità dell’essere profondamente umani, fino alle forme non coscienti che si esprimono con la vitalità dei colori e l’emergenza delle linee.

Il mio muovermi sulla tela si fonde al ritmo, composizione, strati armonici, silenzi (pause), improvvisazione, che mi appartengono e che caratterizzano la mia identità di musicista.
Dipingere, cercare appassionatamente una fusione tra mondo fisico e psichico, tra movimento del corpo e immagini interne profonde…''
Mau

‘’un musicista, un pittore, un poeta di immagini? Sono tre dimensioni che convivono nei suoi quadri in cui il colore campisce lo spazio definendo superfici diverse per intensità e spessore..’’ ha scritto di me Cecilia Spetia (storica e critica d’arte).
''...Mettendo così in scena, in maniera del tutto innovativa, il rapporto vivo e forte che nella sua pratica artistica lega l’immagine al suono e viceversa. Alla luce di queste riflessioni e davanti ai lavori di Maurizio Fioretti mi viene in mente quanto scrisse Kandinsky nel 1912, in “Lo spirituale nell’arte”, relativamente a “un’affinità tra le arti e in particolare tra musica e pittura”. Secondo il pittore russo, infatti, fu proprio tale affinità a liberare la pittura dall’obbligo di rappresentare la realtà collocandola “all’inizio di un percorso che porterà la pittura con le sue sole forze a diventare un’arte astratta e realizzare finalmente una composizione puramente pittorica'' Ludovica Palmieri (storica e critica d'arte)

Ricordo il sole, l’ossigeno di Villa Torlonia, il profumo dell’aria, la tanta gente intorno e il sorriso di una ragazza seduta accanto a me. Poi l’artista, Maurizio Fioretti, armato di chitarra e pennello con la tela alle spalle e il pubblico sul viso. Ho visto musica e pittura mescolarsi insieme, suono e colore chiamarsi, rincorrere e nutrirsi attraverso vibrazioni tangibili. Come in un ballo o in un incontro d’amore, il pubblico passa alle spalle e la tela si mette di fronte. Il colore dipinge uomo e donna, ricerca eterna che non morira’ mai. Tocca di nuovo alla musica che non è la stessa di prima. Nemmeno il pubblico, ritornato frontale, e’ lo stesso di prima. Anche l’artista è cambiato, per questo tra poco lascera’ la chitarra per accarezzare la tela con colori diversi. E la tela piano piano non si chiama piu’ tela, si chiama opera. La gente batte le mani, la ragazza vicino a me sorride, è bellissima. L’artista ringrazia, tutto e’ stato bellissimo.Emanuele Santi (scrittore)